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Discendente diretto dell’autoritratto per i pittori, il selfie non è altro che un autoscatto, spesso realizzato con il proprio smartphone. Il grande successo di questa pratica è da attribuire, oltre che al narcisismo ed alla voglia di apparire, anche alla rapida diffusione di social network visivi come Instagram.

Selfie

 

Molto si potrebbe dire sull’aspetto psicologico e sociologico che ha portato all’ascesa del selfie, fino a farlo diventare un vero e proprio fenomeno culturale. Quello di cui vogliamo occuparci noi di GigaBit, però, è l’innovazione tecnologica derivante da questa moda.

Eh già, perché molti produttori, hardware e software, si sono adoperati per fornire agli utenti tutti gli strumenti necessari alla realizzazione di quello che in molti definiscono, in maniera utopistica, il selfie perfetto.

 

Instagram, ad esempio, mette a disposizione degli utenti una nutrita serie di filtri da applicare alle foto prima della pubblicazione. Qualora, però, questi non dovessero bastare, si può sempre ricorrere al fotoritocco! Per quelli, e sono la maggioranza, che non hanno dimestichezza con Photoshop, potrebbe tornare utile l’app ModiFace Photo Editor. Disponibile su App Store e Play Store, questa app consente di applicare un vero e proprio make-up virtuale sul soggetto della foto con pochi semplici passaggi. Guardare il video per credere.

 

Anche i produttori di fotocamere hanno dato il loro contributo. Dapprima è stato introdotto lo schermo ruotante di 180°, per permettere all’utente di vedersi durante lo scatto, in seguito i produttori hanno iniziato a dotare i propri dispositivi di connessione wi-fi ed accesso diretto ai social network per una condivisione immediata degli scatti.

Ad oggi, le soluzioni più interessanti, le hanno fornite i due colossi giapponesi del settore. Nikon ha dotato la sua Coolpix S6600 di un sensore di movimento. In questo modo è sufficiente passare la mano davanti alla lente, mettersi in posa e aspettare qualche secondo perché venga scattata in automatico la foto.

Dal canto suo, Canon ha introdotto la “foto nella foto”. La Powershot N100 è in gradi di scattare due foto contemporaneamente, immortalando non solo quello che c’è davanti alla fotocamera ma anche cosa c’è dietro. Così, ad esempio, si potrà catturare non solo un panorama ma anche l’espressione di chi lo sta contemplando. Il risultato è un’immagine dentro l’immagine, un po’ come quando si chatta in video, dove nella schermata si vedono i due interlocutori insieme.

Canon Powershot N100

 

Un’altra tecnologia è quella introdotta dal S.E.L.F.I.E. Smart Mirror, un vero e proprio specchio che, grazie ad un Mac Mini celato al proprio interno, equipaggiato con un software di riconoscimento facciale, è in grado di capire quando l’utente sta sorridendo e, contestualmente, scattare una foto, dando poi la possibilità di condividerla direttamente sui social network.

 

Sempre dal Giappone arriva l’ultimo trend, forse quello più stravagante: la stampa 3d dei selfie. Ad offrire questo servizio ai propri clienti è lo studio Omote 3D. Con una particolare tecnica i fotografi dello studio riescono a catturare una serie di scatti del soggetto provenienti da tutte le angolazioni. Con un software ricreano poi il modello in tre dimensioni che manderanno infine in stampa. Dove? Ma su una stampante 3d!

 

Conosci altre tecniche originali? Faccelo sapere nei commenti.

 

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