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Sicuramente sarà capitato anche a voi almeno una volta di maledire le vostre cuffiette auricolari, magari perché tanto fastidiose nell’orecchio, oppure perché vi isolavano dall’ambiente circostante rischiando di farvi trovare in situazioni anche complicate. Un'alternativa agli auricolari tradizionali c'è e si chiama AfterShokz.

Cuffie a conduzione ossea

 

L'azienda statunitense adotta la tecnologia a conduzione ossea, cioè il suono stereofonico viene trasmesso all'orecchio interno attraverso le ossa della scatola cranica, a differenza delle cuffie tradizionali che usano invece i timpani. L'oggetto è leggero ed ergonomico e si adatta facilmente al capo. Sulla cuffia sono ben posizionati i tasti per gestire tutte le funzioni, dalla regolazione del volume alla selezione dei brani musicali (avanti e indietro). La cuffia incorpora un microfono molto sensibile e dunque, se accoppiata con uno smartphone, può essere usata anche per le conversazioni telefoniche.

La prima descrizione di questa tecnologia è in un brevetto del 1923 del discusso inventore Hugo Gernsback, che chiamò Osophone il suo apparecchio a conduzione ossea. Oggi la ricerca scientifica è particolarmente attiva nel settore militare e nel supporto agli audiolesi. AfterShokz l'ha adottata pensando soprattutto agli sportivi (non a caso in Italia il prodotto è proposto da SportXtreme), runner e ciclisti in testa. Chi è sulla strada può così ascoltare musica e, allo tesso tempo, avere percezione di ciò che gli accade intorno: un'auto che usa il clacson per segnalare un pericolo o un passante che grida per avvertire della presenza di un ostacolo. Non è un caso che le AfterShokz siano state le uniche cuffie ammesse durante la recente maratona di Manchester, perché permettevano agli atleti di sentire la musica e allo stesso tempo ascoltare le indicazioni verbali degli organizzatori. Il suono a conduzione ossea si trasmette all'orecchio interno attraverso le ossa del cranio. Il trasduttore elettromeccanico (auricolare) a condizione ossea è posizionato sulla tempia e sulla guancia e converte i segnali elettrici in vibrazioni meccaniche per trasmettere il suono all'orecchio interno attraverso le ossa del cranio. Analogamente, un microfono può essere utilizzato per registrare suoni pronunciati tramite conduzione ossea. 

Conduzione ossea

Tra i vantaggi più evidenti di questi auricolari c’è appunto la possibilità finalmente di non bloccare i suoni esterni; mantenere la chiarezza del suono in ambienti molto rumorosi; possibilità di essere usati con la protezione acustica.

Tuttavia presentano anche alcuni piccoli svantaggi: la direzionalità del suono non è eccellente; scarsa potenza isolante delle cuffie; riduzione della larghezza di banda della frequenza, con conseguente "dispersione del suono" in ambienti particolarmente affollati. Non sono il massimo della comodità se si indossano anche gli occhiali.


In Italia sono disponibili le cuffiette Bluez AS330 (quella bluetooth) a circa 120 € e la Sportz M2 AS321 (classica con il filo) a circa 76 €.

 

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