Tutorial

 

L'URL shortenigng (abbreviazione degli indirizzi web) è una pratica ormai diffusissima. Molti sono i servizi gratuiti che offrono questo servizio: goo.gl, bit.ly, tinyurl.com, ecc... I vantaggi sono molti, dal guadagno in termini di spazio (utile ad esempio nei Tweet) alla possibilità di tracciare le statistiche dei click. Ma quali sono i pericoli?

 

Il primo difetto degli short URL è dato dal rallentamento nella navigazione. Cliccando su uno di questi link, infatti, non si raggiunge immediatamente la destinazione finale ma si passa prima per i server dell'URL shortener che hanno il compito di "risolvere" l'indirizzo.

Un altra controversia è legata alla perdita della privacy da parte dei naviganti, i quali potrebbero veder tracciati i propri movimenti sulla rete.

L'ultimo aspetto negativo, e forse il più importante, è legato al fatto che il reale indirizzo di destinazione viene di fatto oscurato. Dietro ad uno short URL, indecifrabile nel nome, potrebbero nascondersi delle pagine con codice malevolo o pericolose dal punto di vista dei contenuti.

Per questo, quando non si è sicuri della provenienza di uno short URL, sarebbe opportuno ricavare il reale indirizzo nascosto dietro di esso. Esistono dei servizi, sempre gratuiti, che possiamo utilizzare a tale scopo:


 

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