Approfondimenti

 

Hai preso le tue medicine oggi? All’ora giusta? E le hai prese tutte? Quante volte vi è capitato di sentire questi tipi di domande?

Chip sottopelle

 

Seguire gli ordini del proprio medico  a volte può diventare fastidioso, specialmente se si è costretti a prendere diverse tipologie di pillole al giorno. Inoltre il problema diventa maggiormente “sensibile” se in qualche modo le pillole assunte hanno uno scopo di controllo delle nascite.

Ecco perché gli scienziati stanno lavorando allo sviluppo di un microchip, da impiantare sottopelle, sul quale possono essere precaricati i farmaci necessari, programmato in modo da somministrare tali farmaci in un determinato tempo, intervallo e dose. Il medico inoltre sarebbe teoricamente in grado di regolare la dose e/o interrompere il farmaco grazie ad un semplice telecomando.

Questa nuova tecnologia indossabile ( tecnologia indossabile già trattata in quest’articolo) è stata sviluppata presso il Massachissetts Institute of Techinology (MIT) grazie al finanziamento di una nuova società denominata MicroCHIPS.

Nata da un’idea di John Santini nel 1990, i ricercatori Robert Langer e Michael Cima (membri del consiglio di amministrazione della stessa MicroCHIPS), hanno cominciato a lavorarci solamente nel 2012, riuscendo ad ottenere fin da subito ottimi risultati.

Infatti proprio nel 2012, una prova clinica di questa nuova tecnologia è stata condotta per il trattamento dell’osteoporosi. Il chip, impiantato direttamente sotto la pelle dei pazienti, rilasciava ormoni paratiroidei ed agenti anabolici (come la teriparatide), direttamente nel sangue dei volontari con una dose controllata per una durata di 4 mesi.

La MicroCHIP mira a rilasciare il suo primo prodotto al pubblico nel 2017, che sarà, molto probabilmente, un dispositivo contraccettivo ormonale che potrà essere attivato o disattivato in modalità wireless, in grado di rilasciare una dose giornaliera di medicinale. La prima versione di questo dispositivo avrà, probabilmente,  la durata di 5 anni, anche se già si sta studiando una versione aggiornata in grado di fornire il farmaco per una durata di 16 anni.

“Il dispositivo impiantabile della MicroCHIPS rappresenta la più grande innovazione nello sviluppo della medicina da quando la prima pillola è stata inventata nel 1876” ha affermato il CEO Bradley Paddock.

Sono state previste anche implementazioni per altri tipi di patologie croniche, quali la sclerosi multipla.

Sicuramente una funzione importante potrebbe essere quella della trasmissione dei dati agli ospedali e ai medici. Infatti, in questo modo, “si potrebbe avere a disposizione i registri di tutti i farmaci assunti dal paziente e soprattutto la tempistica di tali assunzioni”.


Un ulteriore funzione potrebbe essere quella di “dispositivo di salvataggio”. Infatti il chip potrebbe essere in grado di rilasciare farmaci per contrastare infarto, ictus o reazioni allergiche nei pazienti a rischio.

Ovviamente anche in questo caso ci sono stati dei problemi. Mentre per alcuni questa è sembrata un’importante scoperta medica, per altri è stata etichettata come una violazione della privacy.

Non ci resta quindi che attendere gli eventuali sviluppi che questa particolare ed innovativa ricerca sarà in grado di offrirci.

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