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In un mondo dove tutto è smart e connesso non potevano salvarsi le lampadine. Non è bastato cambiare corpo, forma, modo di funzionamento: hanno mutato anche funzione.

Emberlight

 

Illuminare oggi è importante, ma più ancora è creare un’atmosfera. Basta una sfumatura, una pulsazione, e una stanza si accende di colori, diventa un luogo dove concentrarsi o rilassarsi. 

Fra i primi ad arrivare sul mercato italiano c’è stata Philips, con le lampadine intelligenti Hue, lanciate un paio di anni fa. Dal modello originale la gamma si è ampliata, e sul mercato sono arrivati parecchi concorrenti, ma l’idea di base è la stessa: una lampada a led, di solito con tre diodi nei colori fondamentali, rosso, giallo e verde, più un sistema che collega l’apparecchio a uno smartphone, via bluetooth o rete wi-fi. Con un’app diventa poi possibile controllare la lampadina, regolando intensità della luce, sfumature di colore, ma anche programmandone accensione e spegnimento in determinati orari o in seguito a certe circostanze. Per esempio si può fare in modo che entri in funzione appena si varca la soglia della stanza, ma anche quando la temperatura raggiunge un certo valore. Google ha presentato a Las Vegas un sistema che mette in comunicazione le lampade smart con altri apparecchi, come un rilevatore di fumo: in questo caso si può immaginare che le lampade si accendano da sole in caso di incendio, ad esempio.  

Lampadine smart

Nella vita di tutti i giorni, però, le lampade smart permettono di personalizzare in maniera inedita gli ambienti: Philips, nell’app per Hue, ha introdotto la possibilità di creare paesaggi luminosi ispirati a delle immagini: si carica la foto di un’alba in montagna e le pareti si tingono di blu glaciale, con un tramonto sul mare domineranno invece i toni caldi del rosso e dell’arancio.

Anche altri grandi nomi dell’elettronica, come Lg, Samsung, Belkin hanno in catalogo le loro lampade smart, e si moltiplicano gli sperimenti indipendenti basati su piattaforme open come Arduino. Le lampade diventano sveglie,altoparlanti, strumenti per controllare la qualità dell’aria. Su Kickstarter c’è anche BeON ,che fa di più: impara gli orari in cui siamo in casa e si accende e spegne da sola anche quando siamo fuori o se qualcuno suona il campanello, per far credere ai ladri che l’appartamento non sia vuoto. Più che intelligente, furba.

 

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