News

 

Abbiamo sempre sospettato che l'immenso potenziale di piattaforme social come Facebook in qualche modo potessero col tempo arrivare a sviluppare sistemi per offrire servizi e aiuti alla collettività.

Facebook suicide prevention

 

Dietro un facciata di pubblicità, di post tesi a studiare le nostre preferenze e i nostri gusti, di valanghe di informazioni provenienti da ogni parte del mondo e spesso con attendibilità molto vicina allo zero, doveva per forza nascondersi uno scopo più alto. Così spesso utenti più o meno famosi avviano campagne di sensibilizzazione su varie tematiche, che tendono ad avere buone riuscite proprio perchè riescono ad impattare su una grossa quantità di persone.

Ma forse è proprio di tutti quest'ultimi che Facebook ha pensato di occuparsi. Si perchè tra loro sono in continua crescita (siamo a circa 800 mila persone ogni anno, nel mondo) c'è chi cade in stato di forte depressione o di malessere generico che, nei casi più difficili, sfocia nell'azione più estrema e contronaturale per il genere umano: il suicidio.

E' già accaduto spesso in passato di suicidi sventati grazie a Facebook. Ora però si fa sul serio e si è pensato di sperimentare una nuova funzione che renderà più semplice segnalare persone che potrebbero essere sul punto di togliersi la vita e prevenire questi gesti estremi

La svolta parte dagli Usa: dalla scorsa settimana negli Stati Uniti chi legge post di persone particolarmente depresse o che evidenziano un profondo stato di malessere può segnalarle allo staff del social network fondato da Mark Zuckerberg attraverso un apposito link. Una volta inviata la segnalazione un team di esperti ad hoc li esamina e, se li ritiene effettivamente indicativi di un disagio profondo, invierà all'autore uno speciale messaggio in cui compaiono tre diverse opzioni: contattare direttamente l'amico che ha inoltrato la segnalazione, chiedere l'aiuto di un'altra persona oppure chiamare un'associazione di prevenzione del suicidio. Al momento però la nuova funzione non è attiva per tutti, ma è a disposizione di circa la metà degli utenti americani del social, ma si prevede entro due mesi di estenderla a tutti gli iscritti Usa. Una squadra di operatori è al lavoro 24 ore al giorno su questo nuovo servizio. 

In Italia siamo stati pionieri in questo senso: da settembre 2014 è in funzione un link che porta ad una guida online chiamata "Aiuta un amico in difficoltà" realizzata da Facebook in collaborazione con il Telefono Azzurro e altre associazioni del settore. La guida spiega cosa si può fare quando si legge online di un adolescente che minaccia di togliersi la vita. 

Purtroppo capita non di rado di leggere sulle bacheche Facebook messaggi disperati, parole che manifestano il "male di vivere", oppure di vedere scorrere foto cupe. Sono tutti segnali che denotato uno stato depressivo e, nei casi più gravi, segnalano la volontà di togliersi la vita o commettere atti di autolesionismo. Ora tutti coloro che li leggeranno e che si preoccuperanno potranno dare una mano a queste persone in difficoltà ed è ipotizzabile che la nuova funzione, per ora riservata agli utenti Usa, possa presto essere estesa a tutto il mondo.  

L'iniziativa di Facebook Usa si svolge in collaborazione con alcune organizzazioni americane specializzate tra cui Now Matters Now, il National Suicide Prevention Lifeline, Save.org e Forefront: Innovations in Suicide Prevention.

 

Timber by EMSIEN-3 LTD