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Nei giorni scorsi Microsoft è entrata nell'occhio del ciclone a causa della differente gestione della licenza in Office 2013 rispetto alle versioni precedenti. Una volta attivata su un pc, infatti, non veniva concessa la possibilità di trasferimento licenza su una nuova macchina, nemmeno dopo aver disattivato la vecchia.

 

Nei termini di contratto si poteva leggere chiaramente:

La licenza software viene ceduta in modo definitivo al computer con licenza. I componenti del software vengono concessi in licenza come singolo prodotto. Il licenziatario non potrà separare o virtualizzare i componenti e installarli su computer diversi.

Il problema si poteva presentare, ad esempio, in caso di guasto del pc. In molti hanno letto questa scelta come chiara volontà da parte di Microsoft di dirottare gli utenti sull'acquisto di Office 365 (la versione Cloud della suite) che invece può essere installata su un massimo di 5 apparecchi tra Pc, Mac e smartphone.

Nelle ultime ore, però, Microsoft sembra esser corsa ai ripari modificando i termini di contratto. Ora si legge infatti:

È possibile trasferire il software su un altro computer che appartiene a te, ma non più di una volta ogni 90 giorni (ad eccezione di un guasto hardware, nel qual caso si può trasferire prima). Se si trasferisce il software su un altro computer, l’altro computer diventa il “computer con licenza”. È inoltre possibile trasferire il software (insieme con la licenza) ad un computer di proprietà di qualcun altro se a) tu sei il primo utente con licenza del software e b) il nuovo utente accetta le condizioni del presente contratto prima del trasferimento. Ogni volta che si trasferire il software su un nuovo computer è necessario rimuovere il software dal computer precedente e non potrai conservarne alcuna copia.

Si è tornati, dunque, al metodo di gestione della licenza in essere fino alla versione 2010: la licenza può essere trasferita ogni 90 giorni o meno in caso di guasto della macchina.

 

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